giovedì 30 aprile 2020

IL VALORE DELLA MONETA NEL MEDIOEVO E NEL MONDO MODERNO - STEP#12

San Tommaso D'Aquino è un grande religioso, teologo e filosofo del medioevo (1225-1274).
Secondo San Tommaso, l'economia è semplicemente il governo della casa, una disciplina attinenente alla sfera privata dell'uomo come individuo o famiglia ed è separata e considerata di minore importanza rispetto alla filosofia, all'etica e alla politica. L'attività pubblica e di governo dello stato non sono considerati un oggetto di studio dell'economia, ma soltanto della politica.
Nello stile tipicamente medievale di privilegiare la "sostanza" della questione, San Tommaso, invece di additare la sterilità del denaro come argomento principale contro l'usura, si focalizzò sul concetto di "misura" osservando che, da quando la moneta ha un valore fisso stabilito dalla legge, la stessa natura "formale" della moneta deve rimanere fissa, invariata. Il suo potere d'acquisto, invece, può normalmente oscillare in rapporto alle variazioni nell'offerta dei beni. Quando invece, ci si arroga il potere di manipolarne il valore addebitandone gli interessi, si adultera l'essenza stessa della moneta, violando la Legge Naturale.  Nella teologia tomistica, il lucro viene considerato lecito quando è "ragionevole" e quando è voluto per scopi onesti, come p.es.  il mantenimento della propria famiglia, il decoro della città, l'elemosina ai poveri. E' questa la filosofia tomistica in campo economico, cioè San Tommaso sentiva di non poter far altro che affidarsi alle buone intenzioni dell'affarista.


"Il valore dei beni economici è determinato dal fabbisogno umano ed è misurato da un prezzo monetario, scopo per il quale la moneta è stata inventata".

  
John Locke è un filosofo britannico (1632-1704), tra i fondatori dell' Illuminismo europeo e uno dei maggiori esponenti dell'Empirismo.Secondo Locke, è soprattutto la moneta a causare l'accumulo della ricchezza nelle mani di pochi e le diseguaglianze sociali. Pur avendo la stessa capacità lavorativa naturale, gli uomini producono una diversa ricchezza a causa delle politiche mercantilistiche che favoriscono l'accumulo della moneta da parte di alcuni soggetti economici. Questa, secondo John Locke, è la causa della distribuzione iniqua delle ricchezze e delle proprietà.

 

Link:
  1. http://www.treccani.it/enciclopedia/john-locke_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/ 
  2. https://www.okpedia.it/economia_nel_medioevo

mercoledì 29 aprile 2020

IL COVID-19 CAMBIA LE REGOLE DEL GIOCO DELL'ECONOMIA MONDIALE - STEP#11

Da qualche mese l'emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha paralizzato, in tempi brevissimi, l'economia mondiale in tutti i settori, agricoltura, industria e terziario, molto di più rispetto alle grandi crisi economiche del passato conseguenti alle pandemie del 1928 e del 2008. I paesi coinvolti sono stati chiamati a sostenere costi significativi per la cura delle persone malate, per i dispositivi di protezione e per le misure di contenimento della pandemia, inoltre la chiusura temporanea di aziende, negozi, scuole, servizi pubblici per limitare il contagio nelle zone colpite costringono molti operai a non poter lavorare per lunghi periodi. Tutto questo ha determinato ripercussioni non ancora del tutto prevedibili sull'economia mondiale, con una conseguente importante contrazione del prodotto interno lordo dei vari paesi.
La maggior parte di questi lavoratori appartiene al settore terziario che è immediatamente colpito perchè le misure di distanziamento sociale rendono impossibile la contemporanea presenza dell'erogatore e del consumatore. Ben il 70% della forza lavoro nelle economie avanzate è impiegato nel settore servizi. Crollano in questo modo la domanda interna e quella estera, dato che le imprese manufatturiere diminuiscono produzione e occupazione, rinforzando il processo.
Il crollo del commercio internazionale e del turismo sta facendo le prime grandi vittime tra le compagnie aeree.
Dal punto di vista finanziario, il diffondersi del contagio ha toccato tutte le borse del pianeta con gravi ripercussioni sui mercati finanziari europei e statunitense.
La prima reazione di fronte all'ibernazione dei sistemi è stata quella di fornire liquidità per impedire fallimenti e chiusura di imprese.
Tutto dipenderà dalla durata e dall'intensità dell'epidemia , ma personalmente ritengo che i governi debbano agire rapidamente per superare questo momento sia dal punto di vista sanitario attraverso il supporto dei sistemi sanitari per garantire al massimo la prevenzione e la limitazione della diffusione del contagio, ma devono anche attuare politiche ben mirate al supporto e alla protezione dei lavoratori e alla ripresa dell'economia.


Link:
  1.  https://www.limesonline.com/coronavirus-crisi-economica-recessione-italia-bce-usa-germania/117397
  2. https://www.adnkronos.com/soldi/economia/2020/03/02/coronavirus-ocse-economia-mondiale-rischio_9kCHLYoEDSmpw64nA3IrOM.html 
  3. https://www.economiaepolitica.it/industria-e-mercati/impatto-economico-coronavirus-effetto-interventi-riflessioni-politiche-di-coesione-covid-19/ 

sabato 25 aprile 2020

WALL STREET - STEP#10


WALL STREET del regista Oliver Stone (1987) è un pesante e riuscito j'accuse contro le ciniche dinamiche del potere economico.
Bud Fox (Charlie Sheen) è un broker disposto a qualsiasi sacrificio per raggiungere successo e gloria nel mondo della finanza. Perseverante e ostinato, ottiene un colloquio con lo squalo della borsa Gordon Gekko (Michael Douglas), idolo degli yuppies di New York.
Sacrificando la moralità insegnatagli dal padre, operaio sindacalista integerrimo, Bud ottiene la strada del successo conquistando fama e denaro. Il sogno si interrompe quando entra in gioco la compagnia aerea del padre. Lo scontro tra economia reale e finanza, tra speculazione e lavoro viene messo in scena attraverso questo monologo:

"Il più ricco 1% del paese possiede metà della ricchezza del paese, 5 trilioni di dollari. Un terzo di questi viene dal duro lavoro, due terzi dai beni ereditati, interessi su interessi accumulati da vedove  e figli idioti, e dal mio lavoro, la speculazione mobiliare-immobiliare. E' una stronzata, c'è il 90 % degli americani la' fuori che è nullatenenete o quasi. Io non creo niente, io posseggo!"

Stone si lancia contro un tipo di economia che non crea niente, se non denaro sul denaro, attraverso la speculazione e il raggiro. Unico punto a favore della classe profittatrice è la battaglia ingaggiata contro alcuni manager di bassa lega: il resto è capitalismo della peggior specie.

"Non sarai tanto ingenuo da credere che viviamo in una democrazia, vero Buddy? E' il libero mercato e tu ne fai parte!"

martedì 21 aprile 2020

L' ECONOMIA MARXISTA OGGI

L'economista è un rappresentante ideologico del capitalista.
                                                                                                                                       Karl Marx.

L'economia  odierna è un'economia mercantile perchè viviamo in un sistema di mercato, composto da una ricca fitta rete di scambi; è un'economia monetaria perchè la maggior parte di questi scambi avviene tra merci di valore equivalente, con la moneta come controparte. E' anche un'economia capitalista, perchè il denaro non viene più utilizzato per acquistare le merci ma i lavoratori, provvisti di adeguati mezzi di produzione, possono produrre qualsiasi merce.

Le merci prodotte in un processo di produzione capitalistico sono proprietà del capitalista, il quale le vende e le converte in denaro. L'esito di questo processo è il profitto capitalistico. Si tratta della formula della circolazione capitalistica di Marx: con il denaro si compra forza-lavoro con cui si realizza il processo di produzione, il cui esito è nuovamente denaro. Affinchè questo processo sia stabile si deve produrre più denaro di quanto necessario ad avviarlo, ovvero generare un profitto positivo. Tuttavia, può entrare in crisi se la forza-lavoro non è sufficientemente ampia o produttiva, o se non si riesce a riconvertire la produzione in denaro.

Poste queste osservazioni, entriamo nel corpo della teoria marxiana.
La teoria marxista è una teoria macroeconomica: l'oggetto di studio non può essere solo una parte del sistema, come i singoli prezzi o le singole funzioni di produzione, ma il sistema nel suo insieme.


L'ECONOMIA DEL RICICLO APPLICATA ALL'ARTE FIGURATIVA - STEP#09


Giochi di curve, colori e intersezioni capaci di trasformare l'inutile in utile, il grottesco in elegante, l'insignificante in simbolico.
Ecologia, Economia , Estetismo contraddistinguono le opere di Oreste Cosentino, artista calabrese, emigrato in Piemonte negli anni bui della recessione che interessò l'economia italiana, facendo seguito alla crisi petrolifera degli anni 70.
Le forme sono realizzate completamente a mano libera e senza alcun ausilio tecnico o strumentale.
La matita è bandita dall'artista che disegna direttamente con un pennarello semiconsumato e destinato allo scarto, su cartoncino di recupero.
Economia ed ecologia dei materiali danno all'opera un tratto univoco e caratterizzante e contribuiscono a conferire a questa e ad altre opere dell'autore, i connotati della Green Art Economy.

Link:
https://www.eurocomunicazione.com/2015/09/12/leconomia-del-riciclo-applicata-allarte-figurativa-il-genio-di-oreste-cosentino/

L'ECONOMIA DELLA NATURA

Molto spesso non viene mai messo in luce come il nostro apprezzamento delle opere d'arte figurative sia spesso empatico e motorio.
Nel libro La bellezza e l'anima di Piero Ferrucci viene anche trattata proprio questa tematica. Alcuni sogetti coinvolti nel contemplare uno dei Prigioni di Michelangelo, figure umane che paiono volersi liberare dalla materia, muovevano gli stessi muscoli che sembrano essere attivi nella statua. Insomma, entravanoin consonanza con la scultura. Altri invece, guardando il quadro di Jackson Pollock mostravano un coinvolgimento fisico ed emotivo.
Tutto ciò è basato sull'economia della natura: capire come si sentono e che cosa pensano gli altri è cruciale per la nostra sopravvivenza. Il nostro cervello, anzichè costruire un nuoco circito dedicato a questo compito, usa i circuiti esistenti. Per comprendere gli altri simuliamo le loro reazioni con le modalità che sono gia a nostra disposizione.


L'UOMO: INGRANAGGIO DELL'IMMENSA MACCHINA ECONOMICA

Nel capitalismo l'attività economica, il successo, i guadagni materiali diventano fini in se stessi. Diventa destino dell'uomo contribuire allo sviluppo del sistema economico, accumulare il capitale non per la propria felicità o salvezza, ma come fine in  sé. L'uomo diventa un semplice ingranaggio dell'immensa macchina economica.
                                                                                                                                     Erich Fromm.

lunedì 20 aprile 2020

ECONOMIA NEI DIALOGHI DI PLATONE - STEP#08

Nei testi dei filosofi della Grecia antica, in particolare quelli di Platone e Aristotele, non mancano riflessioni sull'economia, un termine che anticamente indicava le regole pratiche di saggia amministrazione della proprietà domestica o, in senso esterno, della terra dove si è nati e si vive (la patria, per i graci la polis o città-stato). Ma le loro riflessioni sull'economia furono sempre poche e pressochè sempre relativamente poco sistematiche. Una delle principali ragioni di ciò è dovuta al fatto che per gli antichi Greci le questioni riguardanti "l'economia" furono secondarie rispetto ad altre tematiche ritenute molto più importanti per la società e l'umanità come "la giustizia", "la virtù", "il bene", "la bellezza". I problemi e le questioni "economiche" furono relegati ad una ristretta cerchia di considerazioni su come le organizzazioni e le istituzioni economiche sarebbero potute essere modificate o stutturate al servizio di questi fini o obiettivi più "nobili".

Nei dialoghi politici di Platone (428-347 a.C.), la Repubblica e le Leggi, il cui tema è la descrizione di una polis "ideale", dotata di una costituzione conforme, equità e giustizia, traspare la diffidenza per la smania di guadagno e la tendenza all'accumulazione di denaro che capovolgono la naturale gerarchia dei valori, ponendo al primo posto quel desiderio di ricchezze materiali che, invece, dovrebbe correttamente occupare la terza posizione, dopo la cura dell'anima e quella del corpo.

Per Platone esiste pertanto una gerarchia di valori: "Anima", "Corpo", e "Ricchezza". Una classe di guardiani con il diritto di essere proprietari sarebbe dunque tentata di perseguire il meno nobile anzichè il più alto dei fini umani , cioè il raggiungimento della ricchezza materiale piuttosto che lottare per la verità e per la virtù.
Nella repubblica ideale di Platone i guardiani rinuncierebbero alla proprietà materiale. L'ambiente sociale, le istituzioni politiche ed economiche, all'interno delle quali gli uomini vivono e lavorano, determinano le loro caratteristiche comportamentali Cambiando le istituzioni sociali ed economiche, in questo caso da proprietà privata e proprietà comune e condivisa, si possono cambiare le persone da essere umani interesati a se stessi in essere umani interessati agli altri.
Nello Stato ideale  di Platone vi sono governanti e governati. L'economia domestica deve essere rigidamente controllata e determinata dai governati. Riportando le parole di Platone:
"I legislatori devono consultarsi con gli esperti in ogni settore delle vendite al dettaglio ed in queste riunioni devono considerare quale standard di profitti e spese produce un moderato guadagno per il commerciante, e poi questi livelli di riferimento di profitti e spese ai quali si è giunti devono essere disciplinati per iscitto; e devono insistere su questo gli amministratori di mercato, gli amministartori delle città, gli amministartori delle campagne, ciascuno nel proprio ambito di competenza".
Platone è stato definito il padre intellettuale del collettivismo politico ed economico, nonchè dello stato totalitario. Il Platone si può trovare il progetto iniziale di una completa e assoluta economia comandata e pianificata. Salari e prezzi sono definiti dallo Stato; i guardiani determinano l'allocazione della popolazione nel sistema della divisione del lavoro, assegnando a ogni persona una particolare occupazione o compito a vita; tutti gli scambi e il commercio domestico e internazionale sono controllati e regolati dallo Stato, come determinati da quelle che sono le giuste necessità di una città-stato.

Link: 
https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/platone-aristotele-pound-filosofia-contro-usura-146106/

domenica 19 aprile 2020

ECONOMIA IN VERSI - STEP07

PORTAMI CON TE  di Attilio Bertolucci, dalla raccolta "Viaggio d'inverno" (1971)

Portami con te nel mattino vivace
le reni rotte l'occhio sveglio appoggiato
al tuo fianco di donna che cammina
come fa l'amore,

sono gli ultimi giorni dell'inverno
a bagnarci le mani e i camini
fumano più del necessario in una
stagione così tiepida,

ma lascia che vadano in malora
economia e sobrietà,
si consulino le scorte
della città e della nazione

se il cielo offuscandosi, e poi
schiarendo per un sole più forte,
ci saremo trovati
là dove vita e morte hanno una sosta,

sfavilla il mezzogiorno, lamiera
che è azzurra ormai
senza residui e sopra
calmi uccelli camminano non volano.


L'autore di questa poesia è Attilio Bertolucci (1911-2000) che è considerato ufficialmente come uno dei piu' importanti poeti del '900, un uomo poco incline alla mondanità e molto legato alla sua dimensione privata.
Portami con te è una poesia che si nutre di parole semplici e di quotidianità, che vede l'amore come un'oasi dove rifugiarsi dalle contingenze del mondo, che trascende la realtaà e vive come una cicala d'estate, senza mettere da parte nulla per l'avvenire, che manda in malora economia e sobrietà.
Economia intesa come risparmio, minimizzazione dei costi, parsimonia, avarizia.

sabato 18 aprile 2020

LE CONTAMINAZIONI RECIPROCHE DELL' ECONOMIA E DELL' ESPRESSIONE LETTERARIA - STEP#06

La letteratura aiuta a comprendere e contestualizzare teorie, fatti e concetti economici. 
Viviana di Giovinazzo.

Già ne Il mercante di Venezia (1596-98) di William Shakespeare furono trattati i concetti di interesse e usura e l'evoluzione delle leggi che li regolano. 
Il giovane Bassanio, per sposare Porzia, chiede il prestito del denaro al suo amico Antonio, il facoltoso mercante di Venezia.  Avendo investito tutta la sua liquidità in traffici marittimi , Antonio chiede all' usuraio Shylock di anticipare a Bassanio la somma necessaria, garantendogli la restituzione del prestito. Se da un lato Antonio non chiede interessi sui prestiti, facendo così abbassare il tasso, dall'altro Shylock ritiene il prestito a interessi moralmente disdicevole. Il contratto di prestito a interesse viene tuttavia concluso e i termini vengono discussi.


Ne La favola delle api (1714) dell' olandese Bernard de Mandevillevi è, come in ogni favola,  una morale: i vizi privati creano pubbliche virtù, ad esempio la fama di denaro, la cupidigia , gli eccessi e il lusso stimolano l'economia e di conseguenza la prosperità di un Paese. Si tratta di una testimonianza storica di una svolta epocale, che rompe con l'etica tradizionale, secondo la quale la ricerca dell' interesse personale è considerata moralmente deplorevole e introduce al nascente sistema economico capitalista in cui l'individuo, svincolato dai retaggi feudali che ne ostacolano la modalità sociale, è finalmente libero di fare la propria fortuna grazie al proprio impegno personale. La favola interpreta l'economia come portatrice di pace, armonia e benessere della società


 Robinson Crusoe (1715) di Daniel Defoe è l'esempio classico dell'individualismo economico.Il protagonista incarna il comportamento tipco dell' homo oeconomicus, autointeressato, calcolatore e volto al profitto personale. L'isola su cui approda dopo il naufragio rappresenta l'Inghilterra , che Crusoe amministra come una proprietà privata, facendo l'elenco delle voci in attivo e passivo del naufragio, come se fosse il ragionamneto di una singola impresa nell' intento di evitare la bancarotta. 


A distanza di poco più di un secolo, l'avidità e l'interesse personale che Mandeville mise a premessa del progresso sociale, sono al centro della critica dello scrittore inglese Charles Dickens. Scritti in un periodo in cui rivoluzione industriale e liberismo economico avevano elevato l'Inghilterra a potenza mondiale, Canto di Natale (1843) e Tempi difficili (1854) rendono un'impietosa descrizione degli effetti del capitalismo sulla povera gente. Il protagonista del primo romanzo, il vecchio Ebenezer Scrooge è una caricatura dell'avarizia e dell'amore per il denaro. Nel secondo romanzo Dickens descrive con grande efficacia le condizioni disumane degli operai e la miseria delle loro famiglie , con l'intento di sollevare una campagna sociale in favore di una riforma politica delle condizioni di lavoro nelle fabbriche. L'opera contiene anche una satira dell'utilitarismo, con una critica nei confronti degli uomini d'affari che "vedono solo cifre e medie e nient'altro".




Nell'opera teatrale L'importanza di essere Ernesto (1895), Oscar Wilde  volle rappresentare i tratti della società inglese di fine Ottocento tra ipocrisie della morale vittoriana e senso di trionfo per le conquiste imperiali, trovò che il tema economico potesse servire più di altri. Così fece rivolgere da Miss Prim un accorato suggerimento alla sua pupilla: "Cecilia, durante la mia assenza porterai avanti la lettura del manuale di Economia Politica. Ma quando arriverai al capitolo sulla caduta della rupia, tralascialo. Sarebbe troppo emozionante per una giovane fanciulla".
E infatti la giovinetta, vi avrebbe letto delle devastanti conseguenze economico-sociali del crollo del potere di acquisto della moneta indiana, legata al tallone d'argento, a seguito della scoperta di grandi miniere di quel metallo e della imposizione all' economia globale del Gold Standard di marca anglosassone. Ciò dette il colpo di grazia all'economia indiana decretandone il definitivo assoggettamento a quella britannica.
I testi letterari abbandonano di riferimenti a leggi dell' economia, come in questo caso a quella della domanda e dell'offerta di moneta. Questi contengono elementi di contesto, che gli autori spesso sintetizzano, collegandosi proprio al pensiero economico dominante nei tempi di cui scrivono e che si dimostrano estremamente efficaci.

Il mago di Oz (1900) di Frank Baum, racconta le avventure  di una giovane americana del Kansas, la piccola Dorothy che, investita da un tormado con tutta la sua fattoria, si ritrova catapultata nel fantastico modo di Oz. Atterrando, la fattoria schiaccia accidentalmente  la cattiva strega dell'Est. La buona strega del Nord si compliemta con Dorothy per l'operato, le regala delle scarpette d'argento e le suggerisce di incamminarsi sulla strada dei mattoni gialli fino al palazzo del potente mago del Paese , il solo in grado di riportarla in Kansas. Durante il viaggio la giovane incontra uno spaventapasseri, un uomo di latta  e un pavido leone , anch'essi in cerca dei favori del mago. Dopo mille peripezie la compagnia trova il mago, ma egli si rivela un impostore e Dorothy riesce a trovare la via di casa grazie alle sole scarpette d'argento.
Diversi critici scorsero nella favola un'allegoria della politica monetaria americana di fine Ottocento. La tromba d'aria rappresenta la deflazione che colpì gli Stati Uniti nel 1880 e causò un drastico crollo dei prezzi. Ciò aumentò il valore reale dei debiti dei contadini (lo spaventapasseri) e della classe operaia (l'uomo di latta) nei confronti delle banche dell' Est (la strega cattiva), Poichè al tempo il sistema monetario era ancora al Gold Standard, il candidato democratico alla presidenza , William Bryan (la strega buona), intravide la soluzione alla depressione del bimetallismo, ovvero all'assunzione dell'argento (le scarpette) come moneta da affiancare all'oro (i mattoni gialli). Innescando l'inflazione ciò avrebbe riportato i prezzi ai valori normali. se non che Bryan (il pavido leone) perse le elezioni che vennero vinte dal repubblicano William McKinley (il mago impostore), si continuò sulla via dell'oro e la misura anti-deflattiva sfumò.


I romanzi di George Orwell offrono utili spunti di riflessione su propresso economico e totalitarismi nel Secolo Breve. Orwell critica duramente la Russia stalinista di cui La fattoria degli animali (1945) è una chiara allegoria. Nel 1984 lo scrittore immagina il pianeta Terra suddiviso in tre regimi totalitari (Eurasia, Estasia e Oceania) dove le nuove tecnologie, nel romanzo impersonate da Big Brother (il Grande Fratello) controllano azioni e pensieri dei cittadini. Il governo è suddiviso in quattro ministeri: Amore, che si occupa di reprimere ogni sintomo di dissenso contro il Grande Fratello; Verità, che si occupa di censura e propaganda; Pace, che si occupa della guerra; Abbondanza, responsabile di risolvere i "problemi economici", che si occupa di mantenere la povertà dei cittadini al fine di indebolirne la capacità di reazione.


Giandomenico Scarpelli nel suo libro La ricchezza delle emozioni. Economia e finanza nei capolavori della letteratura (2015) si pone come ambizioso e temerario obiettivo  quello di repertare tutti quei luoghi della letteratura occidentale degli ultimi tre secoli ove la "scienza triste" dell'economia trova il modo di dire la propria , giocando nella vita dei protagonisti dei romanzi con la stessa forza di un'agnizione. Scarpelli addensa in dodici capitoli le tematiche economiche: dalle leggi e il metodo dell'economia alle forme di mercato e la determinazione dei prezzi; dal lavoro, la produzione e il progresso tecnico alla determinazione dei salari e la distribuzione della ricchezza e del reddito; dal liberismo e protezionismo alla moneta, speculazione , imposte. Ma il pregio principale del volume, oltre alla passione equamente distribuita  tra letteratura ed economia, è la chiarezza espositiva, la leggerezza del tratto redazionale , l'ispirazione di fondo di dare precisi ragguagli sul dibattio economico tuttora in corso, la capacità di uncinare il lettore che, provenendo dagli studi economici, forse ha trascurato quelli letterari tanto quanto i lettori di romanzi hanno ignorato le dottrine economiche. 


 Link:  
  1. https://it.pearson.com/aree-disciplinari/diritto-economia/area-giuridico-economica/proposte-didattiche/economia-letteratura.html
  2. https://www.firstonline.info/economia-e-letteratura-connubio-vincente-per-leducazione-finanziaria/
  3. https://www.glistatigenerali.com/letteratura/la-ricchezza-delle-emozioni-economia-e-letteratura-in-un-libro-di-scarpelli/

giovedì 16 aprile 2020

ECONOMIA DEL CICLOMOTORE - STEP#05

 Dello scooter il confort. Economia del ciclomotore.
Pubblicità degli anni 60, Gilera G50. 

Questo slogan focalizza la competizione tecnologica tra le case motociclistiche degli anni '60, sui valori di economia d'esercizio e di confort, escludendo le prestazioni velocistiche.

ECONOMIA E MITOLOGIA GREGA - STEP#04

L'economia trova una descrizione calzante nella mitologia greca  quando la questione finanziaria genera negli americani un sentimento inebriante dovuto a una continua e crescente ricchezza per cui in concomitanza di una crisi, il filosofo Manent definisce il crac finanziario, "ubristico", rimandandolo al tema classico del peccato di Ubris.
Ma da cosa nasce la Hybris? Una qualsiasi violazione della norma della misura, cioè dei limiti che l'uomo deve incontrare nei suoi rapporti con gli altri uomini, con la divinità o con l'ordine delle cose. Macchiarsi di hybris per i greci significava non aver agito conformemente alle regole, rendendo necessaria una punizione. Essa viene scatenata dall' Ate, una forma di accanimento che offusca la mente dell'uomo portandolo a commettere azioni superbe e malvagie. Agamennone, nel sottrarre Briseide ad Achille, commette hybris perchè disonora l'eroe Acheo, privandolo del suo onore, mentre il valoroso eroe Acheo rapisce la stessa Brideide, sacerdotessa di Apollo.
La Hybris a sua volta provoca la Nemesi, ovvero la vendetta degli dei. Apollo si vendica di Achille aiutando la mano di Paride a prendere bene la mira con l'arco, facendo in modo che la freccia scoccata si conficchi nell'unico punto debole di Achille, il tallone, e di Agamennone scatenando una pestilenza nel campo degi achei.
La condanna all' Hybris era talmente radicata nella società greca da costituire uno dei temi più frequenti ed importanti della letteratura e della mitologia. Ne è un esempio il mito di Icaro che nel suo desiderio di volare, cosa impossibile all'uomo, osa librarsi nel cielo più del consentito e, andando contro le parole del padre, che gli raccomandava di volare basso, finisce per sciogliere le ali di cera.

Gli americani sono stati vittima del sentimento inebriante di una ricchezza che cresceva in continuazione grazie al boom economico. Hanno poi adottato tutte le formule più inverosimili per continuare a trarre profitto da questa ricchezza proprio come Icaro. 
"Viene sempre  il momento in cui questa sorta di ebbrezza deve essere moderata". P. Manent.



Link: 
https://ildervisciorotante.wordpress.com/2011/03/09/hubris/

IMMAGINE SIBOLO DELLA PAROLA ECONOMIA - STEP#03

L'economia muove il mondo, dirige le risorse umane e lavorative in vista della realizzazione e della crescita comune!