Portami con te nel mattino vivace
le reni rotte l'occhio sveglio appoggiato
al tuo fianco di donna che cammina
come fa l'amore,
sono gli ultimi giorni dell'inverno
a bagnarci le mani e i camini
fumano più del necessario in una
stagione così tiepida,
ma lascia che vadano in malora
economia e sobrietà,
si consulino le scorte
della città e della nazione
se il cielo offuscandosi, e poi
schiarendo per un sole più forte,
ci saremo trovati
là dove vita e morte hanno una sosta,
sfavilla il mezzogiorno, lamiera
che è azzurra ormai
senza residui e sopra
calmi uccelli camminano non volano.
L'autore di questa poesia è Attilio Bertolucci (1911-2000) che è considerato ufficialmente come uno dei piu' importanti poeti del '900, un uomo poco incline alla mondanità e molto legato alla sua dimensione privata.
Portami con te è una poesia che si nutre di parole semplici e di quotidianità, che vede l'amore come un'oasi dove rifugiarsi dalle contingenze del mondo, che trascende la realtaà e vive come una cicala d'estate, senza mettere da parte nulla per l'avvenire, che manda in malora economia e sobrietà.
Economia intesa come risparmio, minimizzazione dei costi, parsimonia, avarizia.
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