martedì 2 giugno 2020

ADAM SMITH E L' ECONOMIA LIBERISTA - STEP#18

ADAM SMITH , filosofo ed economista scozzese (1723.1790) è considerato il fondatore dell' economia politica classica che vede nell'interesse individuale il meccanismo propulsore di ogni attività economica.


Spesso è stato anche definito il padre della scienza economica, perchè ha fornito in un'unica opera il quadro generale delle forze che determinano la ricchezza delle nazioni, delle politiche economiche più appropriate per promuovere la crescita e lo sviluppo e del modo in cui milioni di decisioni economiche prese autonomamente vengano effettivamente coordinate tramite il mercato.
L'opera più importante è "Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni (1776)" che divenne l'opera di riferimento degli economisti classici, in cui vennero analizzate le cause del miglioramento del potere produttivo del lavoro e il modo con il quale la ricchezza prodotta si distribuisce naturalmente fra le classi sociali (reddito pro-capite). In quest'opera egli rigettava l'idea mercantilistica, secondo cui la ricchezza dipendesse dai ricavi del commercio estero, mentre affermava che la vera ricchezza derivasse dai beni di cui la popolazione può disporre.


IL LIBERISMO ECONOMICO o Libertà di mercato è un sistema economico imperniato sulla libertà di iniziativa, sia nel mercato sia nella concorrenza, in cui lo Stato assicura le funzioni pubbliche essenziali.
La teoria del mercato è uno dei contributi più importanti di Adam Smith alla storia del pensiero economico. Secondo l'economista scozzese il mercato è in grado di raggiungere naturalmente l'equilibrio migliore possibile, senza bisogno di un intervento pubblico esterno. Per spiegare questa tesi, Smith si servì della famosa teoria della mano invisibile secondo la quale ciascun individuo, nel perseguire il proprio tornaconto, è spinto come da una mano invisibile a operare per il bene di tutta la collettività. E' dunque una sorta di mano invisibile a guidare i mercati, per cui, se i singoli avessero perseguito i loro interessi individuali, si sarebbe realizzato il massimo benessere collettivo
In pratica la mano invisibile è la concorrenza che nasce da una molteplicità di singoli venditori egoisti. Essa serve ad abbassare i prezzi, a conservare le risorse e a far si che i produttori rispondano ai desideri dei consumatori.


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